Un profumo chiamato "ciavuru d’amuri", l’abbraccio caldo della memoria: un’eco d’infanzia sotto un grande fico nel giardino di nonna Vincenza, la nonna di Meo. Il profumo si apre con il verde lattiginoso del fico e la freschezza amara del bergamotto: è la Sicilia di luglio, quella delle mani sporche di terra e del sole in faccia. Nel cuore sbocciano i fiori bianchi del gelsomino e dell’ylang-ylang, come le vesti estive delle madri, luminose di ricordi. Poi viene la sera, e sulla pelle si posano il cedro e il benzoino, come un racconto antico sussurrato intorno a un tavolo. 3# Nota di Viaggio è un omaggio ai legami che restano, ai profumi che non passano, all’amore che ci ha cresciuti.