Notturno è un canto oscuro alla bellezza, ferita dalla poesia. Un'esplorazione illuminata da un lampo di rum e ananas, un’apertura disturbante e voluttuosa, come un ricordo che brucia. Nel cuore, si scioglie il legaccio di un diario: un accordo di betulla e cuoio sussurra l’eco di vite vissute e scritte nel silenzio. Qui l’inchiostro diventa odore, memoria, assenza. Il fondo è materia viva e spirituale: l’ambra scalda, il sandalo consola. Notturno è una lettera non inviata, una stanza chiusa dentro di noi, dove l’odore della notte resta a vegliare sulla nostra anima inquieta.