C’è un giardino che vive dentro di noi, dove il tempo si piega alla memoria e ogni parola diventa silenzio. Viole Nere nasce da lì: da un’assenza sottile, da un desiderio quieto che sboccia all’alba, quando le prime violette affiorano dalla terra umida. L’apertura è limpida, pungente come l’aria fredda del mattino: petali di iris e ribes nero si intrecciano in una danza fruttata e trasparente, come una carezza d’inizio stagione. Il cuore è una preghiera sussurrata: violetta e legno di sandalo si fondono in un gesto intimo, cipriato e velato, spirituale come un ricordo custodito. Nel fondo, la fragilità si fa forza: muschio di quercia e incenso ancorano la composizione con profondità e sacralità, trasformando la malinconia in luce. Viole Nere è un cammino interiore, un fiore silenzioso che sboccia quando tutto tace.